Guest User
December 29, 2024
Fuori Mandawa, in un villaggio sperduto, sorge questa Haveli ristrutturata e ora adibita a hotel. L'esterno necessiterebbe di un restauro per far tornare a splendere i colori delle decorazioni mentre all'interno le affrescature sono belle vivaci. Costituita da varie corti, come da tradizione, presenta anche una piscina e un'area aperta per il ristorante dove abbiamo cenato intrattenuti da musiche tradizionali e uno spettacolo di marionette. Il cibo è indiano e non c'è molta scelta ma d'altronde il numero di ospiti è limitato. Anche a colazione la parte internazionale è piuttosto scarsa. In tutte le camere si accede tramite un portoncino chiuso con lucchetto. La mia una di quelle più particolari, con il bagno praticamente soppalcato e chiuso solo da grandi vetrate. A piano terra la stanza, ben decorata e con tante finestrelle caratteristiche, è dotata di pala e anche aria condizionata. Bene le prese universali mentre la scrivania un po' piccola come piano di appoggio. Letto e cuscini morbidi, anche troppo, e il rifornimento d'acqua un po' dubbio perché ci sono le classiche bottiglie in vetro riempite. Ma con quale acqua? In India per i turisti occidentali meglio fornire sempre bottiglie sigillate. Per salire in bagno la scala è ripida e stretta e il soffitto basso, per questo infatti gli specchi non sono all'altezza corretta. Lavandino minuscolo, vasca scomoda e phon poco potente completano un bagno tanto bello da vedere quanto poco pratico. Buoni invece i prodotti a dispenser. Le finiture un po' rovinate e la scarsa insonorizzazione con l'esterno si possono anche accettare in un ambiente volutamente spartano. Sulla pulizia invece non si transige e qui mi è sembrata troppo sommaria.
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