Guest User
December 23, 2023
Recensisco il ristorante, non l’albergo. Il posto è carino senza troppe pretese, arredato in stile moderno un po’ anonimo. Vengono offerti grissini e con la caprese, presa come antipasto vengono portati pane e due bruschette calde. La cameriera è molto gentile e disponibile, le porzioni ben abbondanti. La pasta con la salsiccia e il finocchietto è ottima. Fino al momento del conto, considerando anche il rapporto qualità prezzo, avrei dato 5 stelle. Il problema è che di sentirmi preso in giro ho veramente poca voglia. Mi spiego. I primi di mare sono quattro: i primi tre, rispettivamente da 10, 12 e 12 euro ed il quarto, anch’esso da 12 euro chiamato “Piatto dello chef”. Chiedo in cosa consiste e mi viene risposto che questa è una creazione “a scatola chiusa” dello chef oppure uno dei tre piatti sopra menzionati già presenti in menù. Decido di provare. Al tavolo mi viene portato il primo dei tre piatti, quello da 10 euro. Segno che lo “chef” aveva poca voglia di inventarsi qualcosa di nuovo e mi ha cucinato uno dei piatti in menù. Nulla di male, in realtà; mi andava anche bene. La stessa cameriera mi ha detto che il cuoco ha deciso di cucinare il primo piatto della lista del menù. Il problema è che, per qualche assurda ragione che non accetterò mai, al momento del conto mi sono stati fatti pagare 12 euro di “piatto dello chef” per un piatto che ne costava 10. Chiariamo subito che dei due euro non me ne può fregare di meno. Quello che mi interessa è non essere preso in giro, per due euro per giunta. Sarei stato più che felice di discutere la questione alla cassa ma essendo quella una bella giornata con la mia ragazza, conoscendomi, non ho voluto rovinarmi la giornata. La mia ragazza è vegetariana. Non c’erano piatti senza carne nel menù e ci viene proposta una norma. Ora, il piatto più economico di carne, che aveva la salsiccia costava dieci euro. Da ciò ne dovrebbe conseguire che la norma, che ha una preparazione più semplice ed è più economica, dovrebbe costare, in proporzione, 8 euro. Dieci, al più. Anche perché un ristorante la salsa ce l’ha pronta e al massimo deve friggere due melanzane. Insomma, non il piatto più difficile da fare. Ovviamente anche questo ci è stato addebitato come piatto dello chef e quindi fatto pagare il massimo con cui poteva essere fatto pagare. In generale mi chiedo quale spirito imprenditoriale o di commerciante possa portare ad agire in questo modo. A me avrete pure spillato due euro (bravi), ma avete perso un futuro cliente e guadagnato pubblicità negativa sia di persona che qui su internet. Non ne capirò nulla io, ma a me sembra che il gioco non valga la candela.
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