Guest User
January 31, 2023
Per farsi un'idea di come ci si troverà in quest'hotel occorre leggere TUTTE le recensioni precedenti: ognuna contiene una parte di verità sulla struttura. Salsomaggiore Terme è divenuta una località termale di terz'ordine e in piena decadenza, visto anche l'alto numero di alberghi chiusi. Il “Principe” si trova in centro, all'interno di un'isola pedonale, il che lo rende particolarmente tranquillo. Si fregia di appartenere alla categoria di 3 stelle “superiore”, classificazione molto generosa per un hotel ospitato in un condominio insieme ad altri appartamenti, analogamente a quanto accade nelle grandi città a hotel di categoria inferiore. L'ospite dovrà considerarlo equivalente a un 2 stelle. Ha comunque due ascensori, fatto poco comune anche per un tre stelle. La struttura della hall è suddivisa in maniera poco razionale, con spazi occupati da arredi talora incoerenti con la funzionalità prevista.L’illuminazione è volta al massimo risparmio energetico, forse un po’ troppo cupa. Almeno è ecologico! Le camere sono letteralmente abbandonate a se stesse. La manutenzione è talmente carente che per fare una doccia occorre pulire il soffione dalla doccia dalle incrostrazioni, come già riportato in un’altra recensione. Però gli scarichii funzionano perfettamente, fatto non sempre scontato negli hotel di qualsiasi categoria. È presente l’aria condizionata e questa è sicuramente una nota positiva. La TV è vecchia e piccolissima, ma forse non è il maggiore dei problemi. Nonostante l’incuria degli ambienti, ovunque è pulito e igienizzato, non c’è quasi polvere, in netto contrasto con lo stato delle camere.La cucina è un’altra sorpresa dell’hotel, inaspettatamente curata e con pietanze più che dignitose, perfetto pendant con le costanti contraddizioni del “Principe”. Il servizio è veloce e cordiale, limitatamente alle cameriere che lavorano in maniera impeccabile, sopportando qualche maltrattamento gratuito da parte di chi le coordina. La nota dolente, sopra accennata, riguarda la cortesia dl personale di direzione, ovvero la totale assenza della stessa. Una persona, che dovrebbe appartenere alla proprietà, si rivolge a malo modo tanto al personale di servizio quanto agli ospiti. In un periodo critico come questo la scortesia è un lusso che nessuna struttura ricettiva può permettersi. Lo sgarbo che arriva fino allo sprezzo dell’ospite è del tutto inspiegabile e non si tratta di singoli episodi. Basta "eccedere" con le dosi al buffet o chiedere che cosa sia compreso o meno nel menu per ricevere una risposta becera nei toni e nella sostanza. Questi atteggiamenti hanno convinto nutrito gruppo di persone a prendere gli aperitivi e altre consumazioni extra al di fuori dell’hotel per tutta la durata del soggiorno, causando un mancato guadagno al “Principe” quantificabile di qualche centinaio di euro in totale. L’hotel, anche nelle condizioni in cui si trova, conserva grandi potenzialità di sviluppo e ampi margini di miglioramento, senza necessariame
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